Hai utilizzato bene il tuo corpo? Il tuo intelletto? Hai utilizzato bene la tua vita? Se cominci a porti questi problemi, sei spacciato.
Maggio 29, 2014
rimorso
Di NASAMECU
Informazioni su NASAMECU
Alvise Scopel
Firenze
ho un cane: si chiama Emma
Vedi tutti gli articoli di NASAMECU
Questo articolo è stato inserito il giovedì, 29 Maggio 2014 alle 4:52 PM e pubblicato in Filosofia. Puoi seguire tutte le risposte a questa voce con il feed RSS 2.0.
8 responses to “rimorso”
Lascia un commento Cancella risposta
-
Articoli recenti
Archivi
- Maggio 2019
- luglio 2017
- Maggio 2017
- aprile 2017
- marzo 2017
- febbraio 2017
- gennaio 2017
- dicembre 2016
- novembre 2016
- ottobre 2016
- settembre 2016
- agosto 2016
- luglio 2016
- giugno 2016
- Maggio 2016
- aprile 2016
- dicembre 2015
- novembre 2015
- ottobre 2015
- settembre 2015
- agosto 2015
- luglio 2015
- giugno 2015
- Maggio 2015
- aprile 2015
- marzo 2015
- febbraio 2015
- dicembre 2014
- novembre 2014
- ottobre 2014
- settembre 2014
- agosto 2014
- luglio 2014
- giugno 2014
- Maggio 2014
- aprile 2014
- marzo 2014
- febbraio 2014
- gennaio 2014
- dicembre 2013
- novembre 2013
- ottobre 2013
- settembre 2013
- agosto 2013
- luglio 2013
- giugno 2013
- Maggio 2013
- aprile 2013
- marzo 2013
- febbraio 2013
- gennaio 2013
- dicembre 2012
- novembre 2012
- ottobre 2012
- giugno 2012
- Maggio 2012
- aprile 2012
- marzo 2012
- febbraio 2012
- gennaio 2012
- dicembre 2011
- novembre 2011
- ottobre 2011
- settembre 2011
- luglio 2011
- giugno 2011
- Maggio 2011
- aprile 2011
Categorie
Meta
29 Maggio 2014 at 5:00 PM
e, comunque…sempre meglio il rimorso che il rimpianto!
No?
;-)
29 Maggio 2014 at 5:59 PM
…facciamo che mettiamo tutto insieme?
29 Maggio 2014 at 7:04 PM
no, no…
rimpianti…mai!
Ogni lasciata è persa.
Come dici te?
A tutto foco!
29 Maggio 2014 at 8:39 PM
…ovviamnte!
29 Maggio 2014 at 8:39 PM
…mente!
29 Maggio 2014 at 9:14 PM
ma …non mente!
30 Maggio 2014 at 9:18 am
Sono spacciato. E mi sono pure spicciato a spacciarmi (ero già spacciato a quarant’anni, forse prima). Ma mai mi sono spacciato (spacciarsi è borioso, nonché laborioso, e la boria non m’appartiene. Solo qualche volta, così, per prova; una boria da laboratorio: elaborata più che spontanea. Briosa.), non mi sono spacciato, dicevo, ché tanto nessuno m’arebbe creso. Infatti, da povero, è impossibile spacciarsi pe’ ricco. Nessuno m’arebbe colto. Infatti, da gnorante, è impossibile spacciarsi pe’ istruito. Postimi questi queruli quesiti – mentre in coda allo spaccio attendevo che i quattro commilitoni a me davanti si spicciassero – mi sentii (ovviamente) spacciato e dissimi: più non me li pongo, non me li pongo più! E mentre ponevo la questione della posposizione ad aeternum dei quesiti già posti, il sottotenente – senza voler far pesare il suo grado – dìssemi: spicciati Robbè e, se ciai spicci, spicciami questa diecimila che devo fa’ colazione pur’io. Fu così che, mentre posponevo i quesiti già posti, spicciandomi allo spaccio, spicciavo la diecimila al sottotenente. Mi sentii spacciato: il cassiere dello spaccio non aveva il resto per le diecimila. Rimasi senza colazione di mezza mattina (un pezzo di pizza, e mi toccava ancora tutta la piazza d’armi da ramazzare). Quel dannato sottotenente (faccia di culo, me lo ricordo ancora) si spicciò a uscire dallo spaccio masticando il suo pezzo di pizza. E io intravidi i prodromi del mio esser definitivamente spacciato per incapacità di spicciarmi nello spacciarmi e – per di più – presentendo i postumi della posposizione dei quesiti già posti.
30 Maggio 2014 at 9:57 am
….i primi prodromi? (o i prodromi sono i primi per forza di cose?)